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Cinema Caporali Castiglione del Lago

 

NEL BLU DIPINTO DI BLU con Comunico Modugno  inaugura la rassegna “Cerano una volta i Musicarelli” - Proiezione della pellicola originale del 1959 restaurata dalla Cineteca Nazionale

 

Nel quadro della Rassegna a ingresso libero “C’ERANO UNA VOLTA I MUSICARELLI il cinema come momento socio-ricreativo e strumento di lavoro autobiografico”, di cui la Coop. Lagodarte cura la parte cinematografica nel quadro di un più ampio progetto destinato alla terza età e promosso dal Dipartimento Servizi Sociali del Comune di Castiglione del Lago, GIOVEDI 17 novembre alle ore 16.00 presso il CINEMA TEATRO CESARE CAPORALI sarà presentato il primo dei tre appuntamenti previsti con la proiezione della pellicola che, nel 1959, celebrò il successo internazionale della canzone più nota di Domenico Modugno, NEL BLU DIPINTO DI BLU. 

Antesignano dei “Musicarelli” che imperversarono negli anni Sessanta, “Nel Blu dipinto di blu” di Piero Tellini, di cui si potrà godere la visione di una copia in bianco e nero proveniente dagli archivi della Cineteca Nazionale che l’ha opportunamente restaurata nel 2008 in occasione dell’80 anniversario dalla nascita del grande cantante, sembra tracciare un confine invisibile nella  rappresentazione dell’Italia nel cinema di quegli anni. Perché mentre i grandi autori Fellini, Antonioni, Visconti e, poco dopo, Pasolini, di lì a poco avrebbero segnato la mappatura di un Paese in rapida trasformazione, pronto a godere degli effetti del benessere del “Boom” dei primi anni Sessanta, ma anche a vedere l’esplosione urbana delle grandi periferie e quindi della “modernità”, il film di Tellini (scritto da Ettore Scola e Cesare Zavattini) sembra come voler raccontare ancora un mondo (ormai) immaginario, quello del dopoguerra, legato a una rappresentazione del popolo attraverso personaggi che faticano a trovare una loro dimensione sociale, ma ancora dentro un micro mondo “popolare” che sapeva contenerli, ospitarli, in qualche modo farli vivere in un contesto onestamente “familiare”. Anche quando i personaggi raccontati sono dei piccoli malavitosi, come il buon Turi interpretato da Domenico Modugno, che per evitare di finire in galera per aver fatto il palo durante una rapina (fallita) si inventa come alibi un presunto fidanzamento con una giovane campagnola a servizio, con tutte le conseguenze tra il comico e il romantico, del caso. Arricchito da una grande Giovanna Ralli e dal solito istrionico De Sica, il film colpisce per la qualità visiva, con una ricchezza di esterni che ci regalano una Roma “sparita” che è qualcosa di più di un “documento”. E’ una sorta di infanzia della capitale, quella dei vicoli del centro abitati da gente povera che però ha una sua “etica” e  soprattutto una coesione sociale, quella dove i quartieri “bene” sono verso la parte esterna della città (l’Eur, ad esempio), e dove i marescialli sono funzionari di quartiere con un fare paternalista e bonario. Curioso quadretto di un’epoca che, forse già allora, non c’era più, Nel blu dipinto di blu gioca abilmente con la commedia popolare innescata sui “film di canzone” alla romana (quelli con Claudio Villa erano assai popolari in quegli anni), ma senza che la canzone ne invada troppo la narrazione.

 

Splendidamente anacronistico e poetico, chissà come questo film sembra raccontare un’epoca, un’atmosfera meglio di tanti film più celebrati e d’autore, quando ancora le persone si dividevano tra chi si lavava ( e cambiava d’abito) tutti i giorni e chi non poteva permetterselo. E quel volo finale della macchina da presa a cogliere la città dal cielo, lascia intendere anche uno sguardo di un cineasta, Tellini (grande sceneggiatore) che forse andrebbe recuperato e studiato con maggiore attenzione.

 

La rassegna prevede la proiezione di altri due “musicarelli” giovedì 24 novembre alle ore 16.00  RITA LA ZANZARA di Lina Wertmuller del 1966 (b/n) con Rita Pavone, sempre su pellicola originale in 35mm proveniente dalla Cineteca Nazionale, e giovedì 1 dicembre sempre alle ore 16.00 PERDONO di E.M. Fizzarotti con Caterina Caselli, sempre del 1966 in b/n. Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero.

 

 

                                                                                                                      Lagodarte soc. coop.

 

 


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